Questa MXGP stellare, troverà il suo leader già dalla quarta gara oppure sarà una sfida continua tra i tanti campioni schierati quest’anno?
Sicuramente è un po presto per fare queste valutazioni ma Tim Gajser (Honda) sembra aver preso gusto a stare in testa e guidare la classifica; lo sloveno pare seriamente intenzionato a dare del filo da torcere ai rivali ripetendo le performance dello scorso anno. Vedremo se i tanti campioni della classe regina saranno in grado di esprimersi al meglio per contrastare l’attuale leader del campionato.
Gara 1 della MXGP vede una partenza ‘fulminate’ di Tim Gajser (Honda) affiancato all’esterno da Antonio Cairoli (KTM). I due se la giocano sin sopra la linea dell’holeshot ma è lo sloveno ad avere la meglio favorito dalla traiettoria interna.
Il primo giro è al fulmicotone e vede Evgeny Bobryshev (Honda), Gautier Paulin (Husqvarna),
Tony Cairoli (KTM) e Clement Desalle (Kawasaki) all’inseguimento del pilota HRC. La bagarre è avvincente e a farne le spese e il belga della Kawasaki che scivola e perde tempo, ripartendo in nona posizione.
In termini di tempo, i distacchi cronometrici dopo cinque giri non sono insormontabili, ma tutti quanti viaggiano piuttosto sgranati controllando la rispettiva posizione. L’unico che sembra voler forzare il ritmo è Antonio Cairoli (KTM) che si affianca più volte al francese della Husqvarna Gautier Paulin ma con non poche difficoltà dovute ad una pista piuttosto insidiosa dove se si sbaglia la linea si rischia di perdere metri preziosi.
Quando mancano dieci minuti alla fine del tempo regolamentare, Tim Gajser (Honda) alterna giri veloci ad altri di recupero, amministra bene e accumula oltre dieci secondi sul compagno di squadra Evgeny Bobryshev. Il russo però non può ‘dormire sogni tranquilli’ perché alle sue spalle è continuamente sotto pressione da parte di Gautier Paulin (Husqvarna), il quale si deve difendere di continui ed insistenti attacchi di Tony Cairoli (KTM). Il siciliano non lo molla un attimo e lo tallona per tutta la manche; prova tutte le traiettorie possibili per mettere la sua KTM ufficiale davanti alla Husquarna ufficiale ed è l’unico pilota ad animare questa manche sino alla bandiera a scacchi.
Paradossalmente, nonostante l’enorme potenziale in campo, la gara scorre senza alcun tipo di confronto; la pista è molto scavata e il cambio di traiettoria non paga perciò tutti mantengono la posizione come se fossero incanalati su una sorta di rotaia unica. Le uniche vere problematiche sono date dai doppiati che a volte intralciano la traiettoria rallentando le azioni di attacco, ma nulla di più.
Gara 1 si conclude così con il seguente ordine di arrivo: 1° Tim Gajser (Honda), 2°Evgeny Bobryishev (Honda) e 3° Gautier Paulin (Husqvarna). Tony Cairoli (KTM) chiude 4° seguito dal belga della Yamaha Jeremy Van Horebeek, che negli ultimi metri prima del traguardo viene insidiato dal francese Arnaud Tonus (Yamaha).
Altra gara difficile per l’olandese della KTM Jeffrey Herlings. Il campione del mondo MX2 2016 non riesce a portare la sua KTM ufficiale oltre la 13ª posizione. Poco più indietro, l’altro italiano in gara Alessandro Lupino (Honda) 15°.
Appuntamento per le ore 23:00 con la seconda manche della classe MXGP che decreterà il vincitore dell’edizione 2017 del GP di Leon.
Articolo by Alessandro Tiraboschi / Foto by http://mxgp.hondaracingcorporation.com
RACE RESULTS
http://docs.mxgp.com/resultservice/ResPDF/2017/2017-04-02MEX-Leon/FIMMWC_MXGP_GPR1_RaceClassification-3204_1_9_351_1_D4E9DFA6B8EAACEFE2D01F03F03D5E42.pdf