Nella East Coast è proseguito il dominio di Austin Forkner, che anche in quest’occasione ha condotto la prova dal primo all’ultimo giro. Il podio di Indianapolis ha ricalcato quello di Daytona, con Chase Sexton e Justin Cooper a completare la top 3.

Austin Forkner ha centrato la quinta affermazione stagionale, ribadendo la netta superiorità palesata già nel corso delle precedenti uscite. La viglia del main event, però, è stata più complicata del solito, a causa di una caduta patita alla prima curva della heat 2 di qualifica. La susseguente rimonta da fondo gruppo gli ha permesso di concludere in quinta posizione. Nella gara conclusiva della serata Austin non ha commesso errori, prendendo la testa del gruppo dalla prima tornata. Anche in quest’occasione ha fatto registrare il giro record; il ritmo messo in mostra fin dalle battute d’apertura ha annichilito le speranze degli avversari. A fine prova la Tabella Rossa ha affermato di essersi ammalato in settimana, fattore che non gli ha permesso di arrivare ad Indianapolis al top della forma. Nonostante tutto, è stato in grado di gestire l’andamento della corsa a suo piacimento. Il pilota del team Monster Energy Kawasaki spera di mandare in archivio la questione per il titolo prima della tappa conclusiva a Las Vegas. Ora approfitterà della sosta per ricaricare le batterie e svolgere alcuni test.

Chase Sexton ha provato a dare filo da torcere al leader della classifica generale, ma anche in quest’occasione ha dovuto arrendersi. In un’intervista rilasciata qualche tempo fa, il pilota Honda aveva detto che l’unico modo per provare a strappare un successo a Forkner era quello di esercitare una pressione costante fin dal primo giro. Una tattica che non è riuscito ad utilizzare neanche in quest’occasione, dato che Austin ha fatto subito da lepre, accumulando quel margine di vantaggio che gli ha permesso di gestire la situazione senza affanni. Sexton si è consolato con il quarto podio stagionale e la seconda piazza in classifica generale.

Terzo posto per Justin Cooper: un risultato che vale oro per l’alfiere del team Yamaha, specie per come è maturato. Un avvio mediocre lo ha costretto ad impegnarsi al massimo per acciuffare l’ultimo gradino del podio. La grande rimonta messo in atto al Lucas Oil Stadium ha confermato le sue ottime doti e lo ha reso uno dei grandi protagonisti della serata. Nell’ultimo giro ha dato fondo a tutte le energie rimaste, riuscendo a superare il compagno di team Mitchell Oldenburg. Grazie a questa performance degna di nota ha centrato il quarto podio in stagione.

Appena fuori dal podio ha concluso Mitchell Oldenburg, che avrebbe voluto festeggiare la nascita del figlio con una prestazione nella top 3. Un sogno venuto meno nel corso degli ultimi metri di gara, quando è stato infilato all’interno dall’arrembante Justin Cooper. Ciò non ha tolto valore alla gara svolta dal pilota Yamaha e gli ha permesso di bissare il risultato di Daytona. I punti acquisiti ad Indianapolis gli hanno dato la possibilità di portarsi ad una sola lunghezza dalla top 5 nella classifica assoluta.

Il campionato della costa orientale si interrompe momentaneamente, lasciando spazio a quello occidentale, e riprenderà a Nashville, nel Tennessee, il prossimo 6 aprile.

Articolo by Matteo Portinaro – Foto by AMA Supercross

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