A Las Vegas, la Lites ha offerto un finale al cardiopalma: Adam Cianciarulo ha gettato al vento il titolo della costa Ovest con una caduta nel corso degli ultimi minuti di gara. Ne ha così approfittato Dylan Ferrandis, che ha conquistato il campionato. Meno animata la lotta nella costa Est; Chase Sexton ha gestito la situazione, portando a casa il successo con una prova prudente ed oculata.
Il “Sam Boyd Stadium” è stato teatro di una gara che nel corso delle ultime battute ha riservato un clamoroso colpo di scena. Adam Cianciarulo ha vanificato una stagione intera a causa di un errore determinante, avvenuto quando ormai i giochi sembravano fatti. Nella caduta il pilota americano ha danneggiato il manubrio della Kawasaki. E’ tornato ai box per permettere ai meccanici di provare a sistemare il danno, ma non c’è stato nulla da fare. Nonostante tutto, ha deciso di tornare in pista, concludendo in ventesima posizione. A fine gara, il giovane talento della Florida ha ammesso le proprie colpe, non mascherando lo sconforto per l’esito finale della stagione e dicendosi deluso per il risultato.
Dylan Ferrandis ha svolto in pieno il suo dovere, portandosi in testa nel corso della prima tornata e gestendo senza troppi affanni il main event fino alla bandiera a scacchi. Il francese, autore del giro più veloce in gara, aveva bisogno di un evento a favore per poter centrare il successo assoluto, dati gli 8 punti di ritardo dal capoclassifica. La sorte lo ha premiato, ma l’alfiere del team Yamaha ci ha messo anche molto del suo; dopo un avvio di campionato caratterizzato da alcune prove mediocri (Glendale e San Diego) nella ultime cinque tappe ha cambiato ritmo ed è riuscito a sovvertire le sorti della stagione. Tre successi e due piazze d’onore lo hanno fatto balzare dalla quarta alla prima posizione e gli sono valsi la tabella numero uno. Al termine della prova, ha affermato che non credeva di assistere ad una finale del genere. Si è poi detto orgoglioso per il titolo conseguito in terra americana; un successo avvenuto proprio nell’annata che lo ha visto cogliere la prima affermazione in un round del campionato indoor. Segnali tangibili di una netta maturazione da parte del 24 enne pilota europeo.
Chase Sexton ha vissuto una serata relativamente tranquilla: autore di un ottimo spunto in partenza, ha in seguito controllato la situazione. Il portacolori del team Geico Honda ha potuto gestire la gara grazie anche alla mediocre partenza di Justin Cooper, l’unico ancora in grado di strappargli la leadership in campionato. Nelle interviste post gara, il 19 enne pilota della Florida ha ammesso che la prova di Las Vegas è stata la più lunga della carriera. Nonostante ciò, il neo campione della East Coast ha saputo mantenersi freddo e lucido, mettendo le mani sul titolo grazie anche all’ottimo trend prestazionale realizzato: il pilota a stelle e strisce, infatti, non è mai sceso al di sotto della top 5, incamerando una vittoria e sei podi nelle nove gare disputate.
Il grande sconfitto di questa stagione non può che essere il team Kawasaki: solo poche settimane fa la situazione sembrava procedere al meglio, con Adam Cianciarulo e Austin Forkner che dominavano i rispettivi campionati. Nell’arco di un mese, però, tutto è stato polverizzato. A bordo pista, lo sguardo attonito di Mitch Payton è stato il manifesto di questa debacle.
Infine, vanno rimarcate le gare svolte da Rj Hampshire e Cameron Mcadoo: il primo ha conquistato il secondo podio di questa annata, risultato che gli ha permesso di terminare in quarta posizione nella classifica assoluta della West Coast. Il secondo, invece, ha conquistato per la prima volta in stagione la top 3; la prestazione elargita lo ha collocato proprio alle spalle di Rj Hampshire in campionato.
Anche la Lites è così giunta al termine; da una possibile doppietta Kawasaki nelle rispettive coste, si è passati al trionfo di due piloti di ottimo valore, quali Dylan Ferrandis e Chase Sexton, entrambi al primo titolo in carriera. Un esito che ha ribadito la grande imprevedibilità di questa specialità.
Articolo by Matteo Portinaro – Foto by AMA Supercross
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