Il team Maddii Racing si trova in testa al Campionato Europeo 125 e 250 grazie all’ottimo rendimento di Mattia Guadagnini e Alberto Forato. Il duro lavoro realizzato nei mesi scorsi sta dando i suoi frutti. Marco Maddii ci ha rilasciato le sue impressioni su questa prima parte di stagione, facendo una breve analisi sui risultati conseguiti e sugli obiettivi da raggiungere.

Marco, vi trovate al comando in entrambe le competizioni continentali. Come vi sentite?

“Bene, non si può chiedere di meglio. Mattia è stato perfetto, non ha mai commesso grossi errori e sta superando le attese della vigilia. Si è comportato egregiamente in ogni circostanza ed è con pieno merito in vetta al campionato. Alberto, invece, aveva già dimostrato di essere molto veloce nella preparazione invernale. La foga di dimostrare le sue capacità, però, lo aveva tradito in alcune circostanze durante gli Internazionali d’Italia. La svolta è arrivata nel corso della prova inaugurale dell’italiano a Cingoli: da lì è cresciuto sempre più. Nel campionato tricolore ha patito due zeri a causa di episodi sfortunati, ma a parte questi inconvenienti si è sempre piazzato nelle posizioni di vertice. Nel Campionato Europeo ha messo in mostra le sue doti e si è guadagnato la leadership della classifica generale”.

I due giovani talenti azzurri hanno attirato l’attenzione generale grazie a performance di alto livello. Quali sono i loro punti di forza e quali quelli dove devono ancora progredire?

“Mattia ha un’ottima tecnica di guida ed è dotato di un invidiabile sangue freddo: riesce sempre a mantenersi rilassato, dando il meglio di sé stesso in ogni circostanza. Le sue qualità si palesano soprattutto nei momenti decisivi della gara. D’altro canto penso che debba ancora affinare la velocità pura ed il ritmo nei primi giri della manche. Per quanto riguarda Alberto, invece, su questo ultimo punto vale il discorso opposto: nel corso delle tornate iniziali riesce a fare subito la differenza. In certe situazioni, però, questo impeto lo ha portato a commettere alcune sbavature. Sta lavorando sodo per attenuare tutto ciò e sono certo che con il passare del tempo, acquisendo sempre più maturità e consapevolezza, non incapperà più in questi errori. Infine, a suo favore c’è anche la notevole velocità in curva e in discesa, che penso pochi altri piloti possano vantare. Nel complesso possiamo ritenerci molto soddisfatti di entrambi”.

Nel corso del Gp di Lombardia, invece, avete realizzato una splendida replica della Husqvarna datata 1999, quella che portò Chicco Chiodi per la terza volta sul tetto del mondo nella classe 125. Qual è stato il bilancio complessivo di questo progetto?

“Siamo rimasti davvero soddisfatti perché si è rivelato un grande successo: ai piloti è piaciuta fin da subito l’idea e a livello mediatico abbiamo avuto un ritorno non indifferente. L’estetica dei propulsori ha catturato l’attenzione degli appassionati, specialmente quella dei più nostalgici.”

Cosa vi aspettate dalla seconda parte di stagione?

“Ci auguriamo di portare a casa il titolo sia nella ottavo di litro che nella classe maggiore dell’Europeo. Nell’italiano continueremo a fare del nostro meglio con l’intento di mantenerci nelle prime posizioni; infine, proveremo ad imporci nel Mondiale Junior, che quest’anno si svolgerà sul tracciato di Arco di Trento”.

Intevista by Matteo Portinaro

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