In occasione della penultima prova del Campionato Italiano MX1-MX2 di Mantova, abbiamo avuto il piacere di conoscere il giovane pilota italiano neo Campione Europeo classe 150 Andrea Adamo.
Simpatico e disponibile, Andrea ci ha concesso una bella intervista dove abbiamo parlato un pò del suo passato così da conoscerlo un po’ meglio, del suo presente e anche di quali sono i suoi progetti per il fururo.
Tutto lo staff di Motocross Addiction si complimenta ancora una volta con lui e il suo Team Pardi Racing per la fantastica stagione portata a termine che lo ha visto conquistare il titolo in tutti i campionati dove ha preso parte con l’augurio di un 2018 ancora più di successo.
INTERVISTA
Siamo qui con Andrea Adamo neo Campione Europeo classe 150cc. nonché Campione Italiano MX Junior classe 85cc. Senior. Innanzi tutto complimenti per i titoli conquistati quest’anno e benvenuto su Motocross Addiction. Allora, ci parli un po’ di te così da poterti conoscere meglio?
Ciao a Tutti. Si, vengo dalla Sicilia, più precisamente da Calatafimi ed ho iniziato ad andare in moto all’età di tre anni, quindi da piccolissimo, perché papà era appassionato di moto da strada. Aveva però degli amici che praticavano il Motocross e di conseguenza mi sono appassionato anche io. Quando sono cresciuto mio padre ha realizzato un tracciato tutto per me, in un nostro appezzamento di terreno, una pista tutto sommato bella, non era il classico ‘pistino’ da giardino così ho cominciato ad allenarmi sempre di più. Ero praticamente sempre in pista sino a quando non è arrivato il momento di salire in sella ad una moto 65cc. e Martino Bianchi, che mi segue da quando ero piccolo, ha visto in me qualcosa di positivo e mi ha aiutato ad entrare in un Team siciliano che correva con moto Husqvarna. Poi finalmente è arrivato un posto di lavoro, sia per mamma che per papà e ci siamo trasferiti a Bologna e da cinque anni risiedo li. A quel punto abbiamo cominciato a prendere parte ai vari campionati italiani e pian piano abbiamo visto che arrivavano i risultati. Nel 2013 però sono stato vittima di un brutto infortunio dove ho rimediato un trauma cranico abbastanza grave e sinceramente non pensavo di riprendermi così velocemente. Invece, ringraziando il cielo, mi sono ripreso bene e velocemente ed in tre- quattro settimane sono tornato in forma.
Facciamo ora un salto nel presente. Poche settimane fa, ad Assen, hai conquistato il titolo europeo della classe 150cc., quando hai capito che potevi farcela veramente?
Dopo la prima manche perché fatto un buon risultato; io ho vinto mentre il mio diretto avversario ha terminato quarto perciò ho guadagnato un cospicuo gruzzolo di punti da poter amministrare in vista di gara 2, quindi in quel momento abbiamo cominciato a pensare al titolo. Abbiamo però sempre mantenuto la calma perché era facilissimo fare un errore oppure rompere la moto perché le condizioni della pista erano davvero pessime quindi bisognava dare il massimo ma al contempo risparmiare la moto ed evitare errori, ma alla fine ci siamo riusciti. Con il dovuto impegno abbiamo dato tutto quello che avevamo da dare ed alla fine abbiamo vinto.
Possiamo dire che questa stagione l’hai dominata vincendo sette delle dieci manche disputate. E’ stato facile o hai comunque incontrato delle difficoltà?
Si, diciamo che l’ho dominata però è stato molto, ma molto difficile, perché ho avuto due problemi tecnici di cui uno ‘pesante’ ai fini del punteggio finale perché non sono riuscito a finire la manche e ho perso tanti punti. Sarei potuto arrivare con più tranquillità alla prova finale del campionato però nonostante tutto siamo arrivati con un discreto margine di vantaggio e abbiamo vinto. C’è sicuramente da dire che tutto ciò è stato molto più semplice perché al mio fianco ho avuto un ‘professore’, se così si può dire, un ‘maestro del motocross’ come Giuliano Pardi e suo figlio Daniele. Con il loro supporto è stato molto più facile perché sono riusciti a farmi mantenere la calma dandomi i giusti consigli al momento giusto, dicendomi quando dovevo dare il massimo e quando dovevo amministrare. Posso tranquillamente dire che il 30% di questo successo è dovuto a loro e gran parte della restante parte è dovuto alla mia famiglia perché sta facendo dei sacrifici enormi, che non potrebbe fare. Devo perciò ringraziare principalmente loro ma anche tante altre persone: tutti gli Sponsor, Honda RedMoto e il Team Pardi Racing tutto.
La prossima domanda infatti era proprio quella: quanto ha contato avere al tuo fianco Giuliano e Daniele Pardi nella conquista di questo titolo?
Hanno contato tantissimo!! Come ti ho detto prima, senza Giuliano e Daniele non so se sarei stato in grado di fare una stagione così perché abbiamo vinto l’Europeo e abbiamo vinto il Campionato Italiano MX Junior 85 cat. Senior, praticamente abbiamo portato a termine una stagione ‘Top’. Ci manca solo il Campionato Supermarecross da vincere ma mi basta solo una gara per vincerlo e sicuramente la farò perciò se porto a casa anche questo titolo, di meglio non si poteva fare in questa stagione.
Ok Perfetto. Ora, quali sono i progetti per l’immediato futuro? Cosa farai nella stagione 2018?
Ci saranno tante novità: la prima è quella che al 99% rimarrò con Giuliano nel Team Pardi, l’altra che passerò di categoria ma non in 125, ma direttamente in 250. Farò l’italiano ma con un permesso ‘speciale’ da parte della federazione perchè ho 14 anni e non potrei guidare un 250 cc. che si guida a partire dai 15 anni compiuti. Abbiamo fatto questa ‘speciale’ richiesta e visti i titoli ottenuti quest’anno, sembra che la Federazione si pronuncerà in modo positivo anche se ancora la risposta ufficiale non è arrivata.
Il prossimo anno ti vedremo perciò nel Campionato Italiano MX2….
Si, vedremo come andrà. Sicuramente non ci aspettiamo un anno come questo, ma siamo fiduciosi di poter fare bene.
Parlando un po’ del Campionato Italiano MX Junior 85, quel’è stata la gara più difficile per te?
Ottobiano, perché arrivavo da un campionato duro come l’Europeo MX e la stanchezza si è fatta sentire. Diciamo che abbiamo saputo mantenere la concentrazione nonostante tutto, ma è stato difficile, tanto.
Questo è il tuo secondo anno con il Team Pardi e la tua seconda esperienza nell’Europeo MX. Aver conquistato un titolo già al secondo anno è un traguardo importante, che mi dici a riguardo?
Purtroppo l’anno scorso non siamo riusciti a finire l’anno perché è arrivato un infortunio più o meno a metà stagione e abbiamo dovuto interrompere la stagione. C’ è sicuramente dispiaciuto però sembra che ciò ci abbia fatto bene visto poi com’è andata questa di stagione.
Sicuramente l’esperienza maturata nel corso del primo anno ha influito molto nel corso del secondo!
Si assolutamente. Quest’anno siamo maturati tanto, soprattutto dal punto di vista della ‘testa’. Lo scorso anno pensavamo di più alla singola gara cercando la vittoria a fine giornata, quest’anno invece abbiamo guardato ‘lungo’, a portare a casa il campionato e alla fine tutte le strategie messe in atto hanno dato i loro frutti. Ringrazio perciò ancora una volta la mia famiglia, il mio Team Pardi Racing Royal Pat, Giuliano e Daniele che mi hanno dato una mano enorme, Martino Bianchi, Honda RedMoto e tutti i miei sponsor, dal primo all’ultimo. Grazie davvero a Tutti.
Grazie a te per l’intervista ed in ‘bocca al lupo’ per i futuri progetti!
Grazie a Voi e ‘crepi il lupo’!
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