La Transborgaro è una di quelle manifestazioni di motocross che una volta nella vita bisogna vedere, perchè racchiude quanto di meglio possa rappresentare una gara di motocross.
Partiamo dal fatto che è una manifestazione esclusivamente su invito. Se non hai ricevuto l’OK da Bruno Morselli, Pino Mangano e tutto lo STAFF organizzativo, non ti presentare nemmeno perchè vieni subito dirottato fra gli spettatori.
A tutti gli effetti la Transborgaro, anche se ci sono le manche e le premiazioni finali, non è nata con lo spirito competitivo ma solo per ritrovare “VECCHI CAMPIONI” degli anni passati e rivederli girare in pista.
In realtà, visto che parliamo proprio di EX PILOTI, la competitività c’è: eccome. Nessuno ci sta ad arrivare secondo e le antiche rivalità escono allo scoperto.
Tre sono le categorie: Anni 70 – Anni 80 – Anni 90.
Come sempre, nutrita la presenza di campioni stranieri ad iniziare dagli americani Broc Glover – Miky Diamond – Doug Dubach e dall’inossidabile Chuck Sun. Ci saranno pure il belga Mark Velkeneers – gli inglesi Kurt Nicoll e Dave King – il danese Brian Jorgensen ed i finlandesi Kurt Lijunqvist e Samuli Aro.
Per la pattuglia italiana scenderà in pista il due volte Campione del Mondo Alex Puzar con al fianco Michele Fanton – Paolo “Karamel” Caramellino – Michele Magarotto – Giuseppe Gaspardone – Pietro Miccheli – Renato Zocchi e tanti altri.
Il programma si svolge tutto nella giornata di domenica 19 novembre. Alle 10.00 prenderà il via la “Coppa Famiglia”, competizione a squadre composta da padre e figlio. Alle 12.30 sarà poi la volta delle prove ufficiali dei tre gruppi e a seguire le gare vere e proprie.
BROC GLOVER: “Quando sono venuto a conoscenza della gara di Transborgaro non ero tanto interessato a venire perché era da molto tempo che non facevo motocross. Dopo molte insistenze da parte di Danny LaPorte, ho accettato ma solo per fare un giro di rappresentanza. Nel 2014 arrivo quindi a Torino e dopo l’incontro con Bruno Morselli e Pino Mangano capisco che questo evento era quello che cercavo ed ho subito accettato di correre. Ora è diventato un appuntamento fisso al quale non voglio assolutamente mancare. Della Trasborgaro mi piace lo spirito e la passione per il motocross che si respira. Pensare poi che il pubblico non paga il biglietto e quindi non è una manifestazione che fa profitto, fa ancor più grande l’impegno di tutto lo staff organizzativo. Qui sono tutti amici e tifosi delle ruote artigliate”.
Articolo by Adriano Dondi
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