Dopo un mese di pausa, è ripreso il Mondiale MXGP. Grazie anche alle parole rilasciateci da alcuni piloti azzurri in gara, siamo andati ad analizzare l’andamento della compagine italiana nella prova di Mantova.
Antonio Cairoli ha messo a segno il quarto GP della stagione, conquistando la terza doppietta dell’annata 2019. Dopo aver ottenuto il successo nella gara di qualifica, si è ripetuto domenica, andando a centrare due perentorie affermazioni. Il nove volte iridato era conscio del fatto di dover scattare al meglio, a causa del fondo infido, e non ha sbagliato in entrambe le circostanze. Oltre alla vittoria di giornata, il campione di Patti ha visto il vantaggio in classifica generale salire notevolmente, a causa della prova negativa registrata da Tim Gajser, rimasto lontano dalle posizioni di vertice.
Samuele Bernardini ha realizzato la sua migliore prestazione nella classe maggiore, andando a punti in entrambe le manche e sfiorando la top 15 assoluta. Un notevole passo in avanti per il pilota toscano che, però, si è detto felice solo in parte: “la caduta patita in partenza nella manche del sabato ha complicato il weekend; ho provato a rimontare ma sono scivolato nuovamente e quindi ho deciso di ritirarmi. Ciò non mi ha permesso di avere una buona posizione al cancello, ma sono comunque riuscito in entrambi i casi ad avere un buono spunto. In Gara 1, ho avuto problemi con gli occhiali; nonostante questo inconveniente, sono stato in grado di concludere a punti. Nella manche conclusiva, invece, una piccola sbavatura mi ha fatto perdere alcune posizioni mi trovavo nei primi dieci, ma questo non mi ha impedito di concludere al dodicesimo posto. Nel prossimo weekend non prenderò parte alla tappa in Portogallo; tornerò in Francia con tutte le intenzioni di proseguire su questa strada”.
Fine settimana poco fortunato per Alessandro Lupino: il portacolori del team Gebben Kawasaki ha dovuto lottare contro le avversità sul tracciato lombardo. Dopo una qualifica condizionata da un contatto che gli ha impedito di concludere nelle posizioni di vertice, il viterbese ha cercato di riscattarsi nelle due manche, ma la situazioni non è volta a suo favore. In entrambi i casi lo spunto al via non è stato dei migliori, ma grazie ad un moto d’orgoglio è stato in grado di racimolare punti in entrambe le heat. A fine prova, il campione italiano in carica della MX1 non ha celato la propria insoddisfazione, ammettendo che la tensione per la prova di casa ha parzialmente condizionato la prova. L’azzurro non vuole comunque lasciarsi condizionare dalla prestazione opaca e si è detto pronto per un riscatto immediato sul tracciato di Agueda.
Gare da archiviare per Ivo Monticelli, Davide De Bortoli e Davide Bonini, rimasti a secco di punti in ambedue le manche. Sfortuna in particolar modo per l’alfiere del team KTM Standing Construct: dopo la sesta piazza ottenuta in qualifica, in gara è stato bersagliato dalla malasorte. Il ritiro in Gara 1, mentre si trovava nelle zone di vertice, lo ha privato di un risultato importante. Nella manche seguente, non ha saputo inserirsi nella lotta per le prime posizioni, terminando attardato.
Nella MX2, il miglior rappresentate azzurro si è rivelato Morgan Lesiardo. Il nono posto registrato nella frazione d’apertura, ha permesso al pilota del team KTM Racestore MX2 Max Bart di poter guardare con ottimismo al futuro. Queste le parole da lui rilasciateci: ”Sono contento per il risultato ottenuto a Mantova. In questo mese di stop, mi sono allenato molto; ho apportato alcune modifiche sostanziali al propulsore, che hanno dato i loro frutti in gara. Le manche sono state difficili, a causa anche delle avverse condizioni atmosferiche. In Gara 1, sono caduto mentre mi trovavo a ridosso della zona podio; questo mi ha fatto perdere alcune posizioni, ma alla fine è arrivato il nono posto. Un risultato importante soprattutto per il morale, che mi ha ripagato del lavoro svolto. Nella seconda manche, un pilota ha centrato la KTM mentre mi trovavo a terra dopo una caduta. Questo ha pregiudicato la leva del cambio e mi ha costretto al ritiro. Nonostante tutto, sono contento per l’esito complessivo del fine settimana. Ora la testa è già rivolta alla tappa portoghese, dove voglio confermare il trend positivo”.
Michele Cervellin avrebbe potuto raccoglier di più, ma un problema tecnico lo ha privato di una buon risultato nella manche d’apertura. Dopo essersi collocato nella top 10 nel corso della qualifica del sabato, il pilota veneto è scattato bene al via di Gara 1, ma la Yamaha lo ha appiedato mentre si trovava in zona podio. Nella seconda frazione non è stato in grado di replicare l’ottimo spunto, rimanendo bloccato al cancelletto. Nonostante ciò, non si è dato per vinto e ha terminato in sedicesima piazza.
A punti anche Joakin Furbetta, che si è ben disimpegnato nella prima manche giungendo ad un passo dalla top 15. Piccola soddisfazione anche per Andrea Zanotti: il pilota sammarinese ha strappato un punto iridato, grazie al ventesimo posto ottenuto in Gara 2. Esito negativo, invece, per Alberto Forato; il leader dell’Europeo 250 si è schierato al via della MX2, ma non è riuscito a bissare la brillante performance conseguita in Olanda.
Un fine settimana vissuto tra luci ed ombre per i piloti italiani, che hanno cercato di offrire il miglior contributo possibile nella gara di casa, nonostante le numerose insidie del tracciato.
Articolo by Matteo Portinaro
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