Ieri il campione del mondo in carica Jeffrey Herlings ha sostenuto il tanto atteso controllo alla caviglia dopo il brutto infortunio rimediato in allenamento nel mese di Gennaio.
L’esito della visita di controllo, come espresso da lui stesso, ha avuto un esito positivo ed uno negativo. Quello positivo è che Jeffrey Herlings guarirà al 100% alla fine della convalescenza, recuperando completamente i movimenti della sua caviglia. L’aspetto negativo, è quello che ‘The Bullet’ sarà costretto a restare lontano dalla moto sino a fine Aprile.
Ciò significa che l’olandese salterà almeno altre tre prove del mondiale, più precisamente l’MXGP of Great Britain, l’MXGP of the Netherlands e l’MXGP of Trentino, dicendo definitivamente addio alla possibilità di riconfermarsi campione del mondo MXGP.
Di conseguenza per lui, potrebbe farsi sempre più strada l’opzione di prendere parte al National USA che dovrebbe iniziare il 18 di Maggio sul tracciato di Hangtown in California. Dalle sue recenti dichiarazioni, Jeffrey Herlings non nasconde che questa soluzione potrebbe essere una possibilità per il suo futuro. Tutto dipenderà dalle sue condizioni fisiche quando sarà il momento di tornare in sella e se si riterrà sufficientemente pronto ed allenato per lottare per il titolo.
“È difficile accettare di partecipare solo a vittorie di giornata e di conseguenza sarà difficile motivarmi per le gare senza un obiettivo principale. L’america è davvero un’opzione, sono certamente disponibile, ma solo se sarò completamente in forma, se potrò prepararmi bene ed essere in grado di lottare per il titolo. La settimana prossima avremo un colloquio con il team in Austria, e questo sarà uno degli scenari che verranno discussi, ma solo più in là prenderemo la decisione definitiva.”
Riguardo il suo inforntuio, il campione olandese ha tenuto a precisare: “L’nfortunio era davvero brutto, tanto che la domanda è stata se sarebbe andato tutto bene. Per me ora la cosa più importante è guarire completamente, perché voglio usare il mio piede in futuro. È stata colpa mia. Sono caduto da solo e non posso incolpare nessuno. La gente dice che avrei dovuto allenarmi un po’ meno intensamente, ma sono andato avanti comunque. E a volte va bene, perché l’anno scorso ha messo a segno 17 vittorie su 19 gare. Ora è come se avessi completamente spremuto l’arancia e ho buttato via un altro titolo mondiale, che sembra un fallimento, ma non ne sono orgoglioso.”
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