L’ottavo round del Supercross ha rilanciato le ambizioni di Eli Tomac, apparso determinato e veloce nel corso di tutta la serata.

A Detroit l’alfiere del team Monster Energy Kawasaki ha conquistato il secondo successo in stagione davanti a Cooper Webb, che ha mantenuto la Tabella Rossa. Ha ultimato il podio il veterano Chad Reed, autore di una performance solida e costante.

Tomac è stato senza ombra di dubbio il migliore, primeggiando nel secondo Triple Crown della stagione. Il campione National in carica ha palesato questa superiorità tanto in pista quanto con i numeri: 18 sorpassi effettuati nel corso dei tre main event, miglior tempo in qualifica e giro più veloce nelle prime due manche. Il tutto arricchito dalla gran voglia di non arrendersi anche nei momenti più complicati. L’americano ha messo in mostra tutto il suo carattere nel corso dell’ultima gara della serata. La rimonta dalla quattordicesima alla sesta piazza ha confermato una volta di più i meriti di Eli, ritornato in auge dopo due prove sottotono. Nonostante i punti persi nelle gare passate, Tomac ha dichiarato che i test effettuati nel corso della settimana in California hanno dato i loro frutti. Una bella iniezione di fiducia in vista delle prossime gare.

Cooper Webb ha concluso alla piazza d’onore, peccando solo nel corso della prima frazione dove non è andato oltre al sesto posto. Una qualifica mediocre non gli ha permesso di schierarsi nelle posizioni migliori al cancello. Il capoclassifica ha ammesso che il weekend di Detroit è stato decisamente più impegnativo rispetto a quelli passati, ma si è detto comunque soddisfatto per il risultato conseguito. Il successo colto nella heat di chiusura ha ribadito l’ottimo stato di forma dell’ufficiale KTM, che grazie alla serata poco fortunata di Roczen e Musquin ha allungato nella classifica generale.

Chad Reed ha concluso sul gradino più basso del podio. Il 36 enne pilota Suzuki sta continuando a dimostrare che con passione e abnegazione si possono conseguire risultati eccellenti anche dopo molti anni di gare. L’australiano ha colto un terzo, un quinto ed un settimo posto, mantenendosi sempre a contatto con il gruppo dei migliori. I cambiamenti sulla moto effettuati a pochi giorni dalla gara hanno dato i risultati sperati e Chad non ha nascosto la felicità per questo risultato. Il podio messo in tasca a Detroit è stato il numero 132 della sua lunga carriera. Un dato che da solo offre la grandezza del due volte campione Supercross.

Quarta posizione per un febbricitante Ken Roczen. Il tedesco ha provato a fare il possibile per acciuffare quanti più punti possibili, ma le non perfette condizioni fisiche lo hanno limitato. L’ufficiale Honda nel complesso può ritenersi soddisfatto, specie se si considera l’attuale stato di forma di Webb. Due quinti ed un sesto posto gli sono quasi valsi il podio, mancato per un’inezia. Il divario dal leader del campionato è salito a sei lunghezze. Una situazione che lascia aperto qualsiasi scenario per il futuro, in attesa di conquistare la prima vittoria in stagione.

Prova da dimenticare per Marvin Musquin. Dopo cinque podi consecutivi il francese è incappato in una giornata poco brillante. Il tallone d’Achille del transalpino si è rivelata la fase di partenza. Gli start non impeccabili gli hanno impedito di installarsi fin dalle prime battute nelle posizioni di vertice, vedendo così svanire da subito le possibilità di ottenere risultati rilevanti. Il pilota KTM non ha mascherato la delusione per la prova offerta, confermando anche di non apprezzare particolarmente questo format di gara. Nonostante tutto, il transalpino ha ribadito la terza piazza in campionato.

Archiviata l’ottava prova, il campionato si appresta al giro di boa che avverrà il prossimo weekend ad Atlanta. La situazione continua ad essere in pieno equilibrio. Nonostante Webb stia palesando di essere il migliore del lotto, la classifica si presenta ancora molto corta, con quattro piloti racchiusi nello spazio di appena 13 lunghezze.

Articolo by Matteo Portinaro – Foto by AMA Supercross

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