Eli Tomac vince e convince a Daytona, precedendo Cooper Webb e Marvin Musquin. La Tabella Rossa è rimasta salda sulla KTM dell’americano, che ha allungato in classifica generale nei confronti dei rivali.
Dopo la prova mediocre corsa ad Atlanta, Tomac è ritornato in auge a Daytona, disputando una prestazione maiuscola. Il pilota del team Monster Energy Kawasaki ha ribadito che il tracciato situato in Florida è tra i suoi preferiti. Infatti, grazie al successo maturato nella notte, Tomac ha conquistato la terza affermazione su questa pista. Nelle ultime cinque stagioni il ruolino di marcia a Daytona è notevole, dato che Eli può vantare tre vittorie e due piazze d’onore. Appena terminata la tappa di Atlanta, andata in scena sette giorni fa, Tomac aveva affermato di attendere con trepidazione la decima prova. La performance elargita dal pilota originario di Cortez è stata la migliore, non solo per la vittoria conseguita. L’ufficiale Kawasaki ha mostrato la grinta dei giorni migliori, dando prova di essere ancora in piena lotta per il titolo.
Dietro di lui ha concluso Cooper Webb. L’ufficiale KTM non è stato impeccabile come in altre circostanze, ma è riuscito comunque ad acciuffare la seconda posizione. Il leader del campionato si è detto soddisfatto della prova svolta, anche se non ha negato di aver commesso alcune imprecisioni, specie nei primi giri. Nella seconda parte di gara ha tirato fuori gli artigli e si è difeso bene nel corso delle ultime tornate, quando Musquin ha cercato in tutti i modi di superarlo. L’allungo in classifica generale, con 19 punti sui più immediati inseguitori, ha rappresentato la notizia più importante per Webb, che ha dimostrato per l’ennesima volta di essere il più costante del gruppo. Il podio conseguito a Daytona è stato infatti il numero 7 in stagione. Un dato che solo Marvin Musquin può vantare.
Il francese ha centrato per la quarta volta in stagione il gradino più basso del podio. Come già a accaduto nell’annata passata a Daytona, l’ex Campione del mondo della MX2 ha dimostrato di essere tanto veloce quanto discontinuo, peccando di errori che si sono rivelati decisivi. Il transalpino sta continuando a dimostrarsi regolare e veloce, ma la mancanza di un guizzo decisivo (ovvero la vittoria) è un dato che sottolinea la differenza tra lui ed il compagno di team. Lo stesso Marvin a fine prova ha ammesso di aver commesso troppi errori, dicendosi amareggiato data la velocità messa in mostra nel corso del main event.
Prove degne di nota per Blake Baggett e Joey Savatgy, rispettivamente quarto e quinto assoluto. L’alfiere della KTM è scattato in testa al gruppo, provando a tenere testa nel corso delle battute iniziali a Tomac e Musquin. Alla distanza è sceso in quarta posizione, giungendo comunque a solo due secondi dal terzo gradino del podio. Il pilota Kawasaki ha corso una buona gara, mantenendosi sempre a ridosso delle prime posizioni. Il risultato conseguito nel corso di quest’ultima prova gli ha permesso di centrare per la sesta volta consecutiva la top 10, agguantando la nona posizione generale in campionato.
Prova sfortunata per Ken Roczen. L’ufficiale Honda è scivolato alla seconda curva, perdendo subito il contatto con i primi. Nella rimonta ha provato a dar fondo a tutte le sue energie, ma non è riuscito ad andare oltre all’ottava posizione finale. Un risultato che lo ha retrocesso al quarto posto della classifica generale. Una disdetta per il tedesco, arrivato a Daytona con tutte le intenzioni di ottenere il primo successo in stagione e ritrovatosi invece a terra dopo pochi metri di gara. Il gap dal leader Cooper Webb è salito a 21 punti. Un margine ancora in grado di essere ricucito, a patto che Roczen cambi decisamente passo nel corso delle prossime gare.
Andata in archivio la tappa di Daytona, ora la mente è già volata a Indianapolis, sede dell’undicesima prova del Supercross.
Articolo by Matteo Portinaro
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