In attesa della nostra rubrica ‘The Day After‘, Matteo Portinaro ha fatto le sue considerazioni a caldo alla luce dei risultati di Detroit, ottava prova del Monster Energy Supercross Championship 2019. Buona lettura.
Il Ford Field di Detroit ha visto riemergere Eli Tomac. L’alfiere della Kawasaki ha cancellato le ultime due prove opache andando a cogliere il successo nel secondo dei tre Triple Crown della stagione, precedendo nell’ordine Cooper Webb e Chad Reed.
Tomac ha tirato fuori la classe dei giorni migliori, ottenendo due vittorie ed un sesto posto. Le affermazioni conseguite nelle prime due manche hanno messo in mostra tutta la voglia di rivalsa da parte del pilota a stelle e strisce. Nella frazione inaugurale non è partito bene, ma è stato in grado di rimontare fin dalle prime battute, correndo una gara con il coltello tra i denti. A due tornate dalla conclusione ha poi infilato il fuggitivo Justin Brayton, giungendo vittorioso sotto la bandiera a scacchi. In quella seguente ha avuto uno scatto migliore e ha concluso la sua rincorsa alla leadership già a metà gara, vincendo per distacco. Nella terza ha rischiato di compromettere tutto con un errore nei giri iniziali, ma grazie ad un recupero tutto cuore e grinta ha acciuffato la sesta posizione, conquistando così la seconda affermazione stagionale dopo quella messa in tasca a San Diego.
Cooper Webb ha mantenuto uno score di prim’ordine per tutta la serata, peccando di qualche imprecisione solo nella heat d’apertura. La qualifica conclusa solo al nono posto gli ha impedito di scegliere una posizione ottimale al cancello, ma ciò non lo ha scalfito. Il leader del campionato ha successivamente colto un secondo ed un primo posto, frutto di due performance importanti. Nella manche finale ha respinto il forcing attuato da Blake Baggett, strappando un successo parziale che gli ha garantito la piazza d’onore assoluta e, soprattutto, la conferma della Tabella Rossa.
C’è stato poi chi come Chad Reed ha regalato l’ennesima perla di una carriera infinita. L’australiano sembra possedere l’elisir dell’eterna giovinezza. Con tre prestazioni concrete, impreziosite dal terzo posto nella prima manche, il due volte Campione del Supercross ha ribadito la sua competitività nonostante le quasi 37 primavere sulle spalle. Dopo aver già realizzato gare di livello nel corso delle prove passate, Reed è stato in grado di conquistare un podio che vale oro e che è andato a rimarcare l’assoluta affidabilità di un pilota ancora in grado di competere con i migliori.
Ken Roczen e Marvin Musquin hanno deluso le aspettative. Il tedesco non ha saputo far meglio del quarto posto assoluto, a causa anche dell’influenza che lo ha debilitato. Il francese invece è stato autore di partenze non entusiasmanti e a fine gara non ha nascosto il suo disappunto. Nonostante tutto i due piloti europei hanno confermato la seconda e terza posizione nella classifica assoluta, anche se hanno visto dilatarsi il gap dal leader, salito ora rispettivamente a 6 e 12 lunghezze. Tomac li insegue a breve distanza, in una classifica che si mantiene piuttosto corta, con quattro piloti racchiusi nello spazio di 13 punti.
Articolo by Matteo Portinaro – Photo by AMA Supercross (FB Page)
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