Prosegue “Obiettivo Supercross”, che con questo articolo va ad ultimare lo speciale sui possibili outsider del Supercross 2019.
Riprendiamo con Aaron Plessinger: il pilota del Team Yamaha arriva da una stagione 2018 vissuta sulla cresta dell’onda, grazie ai successi ottenuti prima nel Supecross 250 Costa Ovest e successivamente nel challenge outdoor. Se nel campionato indoor il duello per il titolo si è concluso per un’inezia a suo favore, ai danni di Adam Cianciarulo, nel National non c’è stata storia. Plessinger ha ottenuto 11 affermazioni di manche sulle 24 disponibili, aggiudicandosi il campionato con una prova d’anticipo. La performance deludente al Motocross delle Nazioni non ha invece rispecchiato le attese della vigilia. La pressione non indifferente nei confronti del 22 enne Aaron, al debutto nella gara più sentita dell’anno, ha sicuramente giocato un brutto scherzo. Il passaggio nella classe maggiore sarà sicuramente uno stimolo rilevante per Plessinger e non è da escludere un suo eventuale inserimento nella bagarre per le posizioni di vertice, specie nella seconda parte di campionato, quando avrà acquisito più confidenza con il mezzo meccanico.
Dalla classe minore approda nella 450 anche Joey Savatgy: dopo un terzo posto nel campionato indoor 250 Costa Ovest, il portacolori del Team Kawasaki non ha particolarmente brillato nel corso del National. Una vittoria, ottenuta nella prima manche di Washougal, ed un terzo posto colto nella frazione d’apertura a Unadilla, rappresentano un bottino troppo magro. Tutto ciò non gli ha permesso di andare oltre al nono posto assoluto in campionato. Il trasferimento nella 450 potrebbe quindi divenire un giovamento per Savatgy, desideroso di mostrare ai tifosi e agli addetti ai lavori tutta la sua classe, palesata con troppa discontinuità nel corso dell’ultima annata.
Un altro pilota ansioso di riscatto è Justin Hill: dopo il titolo indoor 250 Costa Ovest conquistato nel 2017, l’alfiere del Team Suzuki è stato bersagliato dalla sfortuna. Numerosi infortuni fisici ne hanno infatti limitato le prestazioni. Nel 2018 la frattura al piede, patita nel corso del Supercross 450 di Atlanta, lo ha obbligato a uscire anzitempo dalla corsa al titolo per il campionato indoor 250 Costa Ovest. Anche il National è stato avaro di sorprese positive per Hill, che in questi mesi ha lavorato sodo per riportarsi ai livelli di un paio d’anni fa. Scopriremo presto se la 450 saprà riportare in auge il 23 enne americano.
Terminiamo questa carrellata di possibili outsider con Cooper Webb: dopo due titoli nel Supercross 250 Costa Ovest, ottenuti nel 2015/2016, l’ultimo biennio è stato privo di soddisfazioni per il neo acquisto del Team KTM. I tre podi conquistati nel campionato indoor 450, tra il 2017 ed il 2018, sono uno score troppo basso per un pilota della sua caratura. Nel challenge outdoor la situazione non ha preso una piega differente. Rimane comunque da rimarcare il fatto che, dal suo ritorno in pista, è sempre stato in grado di terminare in zona punti in tutte le manche. Una piccola iniezione di fiducia, che coadiuvata dal passaggio alla casa europea potrebbe essere in grado di restituire a Cooper Webb gli stimoli necessari per prendersi un posto tra i grandi del Supercross.
Articolo by Matteo Portinaro
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