Mancano poche ore al primo start del Supercross 2019. La prova di Anaheim aprirà, come ormai da tradizione, la nuova stagione.
La rubrica “Obiettivo Supercross” si congeda con questo articolo che focalizza l’attenzione su numeri e statistiche del campionato indoor, prendendo in esame le annate dal 2000 fino ad oggi.
Partiamo con un dato che riguarda le case motociclistiche, da sempre desiderose di accaparrarsi i migliori piloti in circolazione, al fine di ottenere l’ambito trofeo. Dall’inizio del nuovo millennio è stata la Kawasaki ad ottenere il maggior numero di campionati nella massima categoria, con sei trionfi all’attivo, grazie anche al filotto realizzato da Ryan Villopoto. L’americano, infatti, è stato in grado di portare a casa ben quattro titoli consecutivi, dal 2011 al 2014. Segue la Yamaha con quattro successi, mentre Suzuki e KTM sono appaiate a quota tre. Al di fuori di questo podio immaginario si annotano la Honda con due affermazioni e la Husqvarna ad uno, grazie alla vittoria colta nella passata stagione. La casa che da più tempo non ottiene il titolo è la Honda, a bocca asciutta dal lontano 2003.
I piloti che dal 2000 ad oggi si sono succeduti sul trono del Supercross sono sette. Gli unici ancora al via nel 2019 risultano il veterano Chad Reed ed il campione in carica Jason Anderson. A causa di svariati motivi, infatti, anche fenomeni del calibro di Stewart, Dungey e Villopoto (che per questioni anagrafiche potrebbero ancora competere) hanno abbandonato l’attività agonistica.
E’ interessante notare come da ben sei stagioni a questa parte, il vincitore della gara d’esordio non si sia poi impossessato a fine campionato del titolo. L’ultimo in grado di riuscirci è stato Villopoto, nel 2012. Chissà se quest’anno il sortilegio verrà finalmente spezzato. Facendo invece un conto complessivo da diciannove stagioni a questa parte, solo in sei circostanze chi ha colto il successo nel Main Event inaugurale ha poi messo le mani sul Supercross.
Nelle ultime cinque annate, i piloti europei hanno preso il sopravvento sui padroni di casa, perlomeno nella tappa inaugurale: Ken Roczen ha messo il suo sigillo in tre occasioni, mentre il transalpino Marvin Musquin ha colto l’affermazione nell’ultima edizione. Solo Jason Anderson nel 2016 è stato in grado di arginare questo dominio.
Mettendo a fuoco i duelli avvenuti negli anni scorsi, si denota come solo in sette occasioni si sia giunti all’ultima gara con il campionato ancora da assegnare. Un dato dovuto dal fatto che in varie circostanze si è assistito a dei veri e propri assoli, come testimoniano alcuni titoli ottenuti da Carmichael e Stewart prima e da Villopoto e Dungey in seguito.
Dopo aver sviscerato i principali punti d’interesse, non ci resta quindi che aspettare l’avvio di questa stagione. Si preannuncia un’annata infuocata e ricca di emozioni. A breve scopriremo il verdetto d’esordio, che permetterà di tirare i primi bilanci in attesa dell’evolversi del campionato.
Articolo by Matteo Portinaro
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