Matteo Portinaro ha esaminato per noi la recente gara del Supercross di Atlanta della classe 450SX; una prova che ha confermato ancora una volta che questo potrebbe essere l’anno di Cooper Webb.

La prova svolta al Mercedes Benz Stadium ha mandato in archivio la prima parte della stagione Supercross. Cooper Webb si è confermato il pilota da battere, conquistando il quinto successo sulle nove gare fino ad ora disputate. La tappa di Atlanta ha visto l’egemonia del team KTM Red Bull, autore di una perentoria tripletta, la seconda in stagione dopo quella conseguita ad Oakland.

L’uragano Cooper Webb sta continuando ad imperversare sul Campionato Indoor Usa. L’ufficiale KTM ha mantenuto la testa dal primo all’ultimo giro, gestendo al meglio la situazione anche nelle fasi più complicate della serata. Dopo aver conquistato l’holeshot, il leader della classifica ha retto bene al forcing attuato prima da Musquin e in seguito da Baggett. Nonostante in certe zone del tracciato la sua velocità non sia stata alla pari di quella rilevata dai compagni di squadra, la Tabella Rossa non si è scomposto, scegliendo sempre con attenzione le traiettorie migliori sull’argilloso tracciato di Atlanta. Questa nuova affermazione, impreziosita anche dal giro più veloce registrato nel corso della serata, gli ha permesso di allungare nella classifica generale e ha ribadito l’eccellente stato di forma del pilota americano.

Blake Baggett ha colto il terzo piazzamento consecutivo nella top 5, agguantando così la quinta posizione in Campionato. Una prestazione degna di nota, che lo ha visto mantenere la zona podio per tutta la durata dal main event. Negli ultimi giri ha tentato il forcing finale, ma non è riuscito a sferrare l’attacco al leader. Nella conferenza post gara ha poi esternato il disappunto per il tratto di pista sabbioso, a suo dire poco adatto per il Supercross.

Marvin Musquin ha completato il trionfo della KTM, centrando il gradino più basso del podio. Il terzo posto ottenuto gli ha permesso di ribadire la presenza nella top 3 della classifica generale. Il distacco è però aumentato: i 17 punti che al momento lo separano da Webb sono ancora un margine recuperabile, ma se vorrà ambire al titolo dovrà necessariamente cambiare passo nella seconda parte di stagione.

Quarto posto per Ken Roczen, che come a Detroit è giunto vicino al podio, seppur nettamente staccato dal terzetto di testa. Il tedesco ha terminato tutte le prove nella top 5, ma la mancanza di un successo assoluto fa sentire sempre più il suo peso, sia a livello di punti che psicologico. La gara di Daytona rappresenterà uno snodo cruciale per l’annata dell’ufficiale Honda, che ha conservato la seconda posizione nella classifica generale, ma sta rischiando di far scappare Webb, davanti a lui di 13 lunghezze.

Prova incolore da parte di Eli Tomac: dall’alfiere del team Monster Energy Kawasaki era lecito aspettarsi molto di più, specie dopo il ritorno al successo avvenuto solo sette giorni fa. Il giro di boa della stagione è però stato avaro di soddisfazioni. L’ottava piazza ottenuta nella Heat 2 ha lanciato i primi segnali d’allarme, puntualmente confermati in gara. La partenza in mezzo al gruppo e la susseguente rimonta non gli hanno permesso di andare oltre al sesto posto. Un risultato che non ha variato la posizione in classifica, ma che ha visto aumentare sensibilmente il distacco dal leader. Per il pilota originario di Cortez rimane valido lo stesso discorso fatto per Musquin e Roczen. Se vorrà insidiare concretamente il prim’attore del Supercross dovrà cambiare registro, tornando ad essere concreto come nel corso dei primi main event dell’anno.

L’attesa si è già spostata verso la prova di Daytona, dove andrà in scena la decima tappa del Campionato Indoor. Una gara estremamente importante, non solo per il blasone che porta da sempre, ma anche perché un nuovo successo di Webb potrebbe segnare in maniera quasi decisiva la classifica.

Articolo by Matteo Portinaro – Foto by KTM

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