“Obiettivo Supercross” continua ad accompagnarvi in questo viaggio di avvicinamento alla stagione indoor 2019 raccontandovi oggi la carriera di Marvin Musquin.
Il francese, che il prossimo 30 dicembre compirà 29 anni, è senza ombra di dubbio uno dei più accreditati alla vittoria finale, data anche la lunga esperienza che il transalpino può vantare sui tracciati americani.
Fin dagli esordi mostrò una spiccata attitudine verso questo sport, tanto da conquistare vari titoli minori che lo avvicinarono in breve tempo all’èlite del motocross. La scalata al successo fu tanto repentina quanto decisa: la guida pulita ed efficace del giovane pilota europeo non sfuggì all’attenzione dei Team più blasonati. Marvin si accasò in KTM, cogliendo una doppietta iridata nella classe MX2 nel biennio 2009/2010.
A quel punto per lui si aprirono le porte degli Stati Uniti: nel 2011 approdò infatti dall’altra parte dell’oceano. Il pensiero tra gli appassionati andò subito a Jean Michel Bayle, che esattamente 20 anni prima in America aveva fatto man bassa di titoli e successi. L’intento del francese era ovviamente quello di vincere e diventare il secondo pilota del suo paese a fregiarsi del titolo Supercross nella classe maggiore.
Non potè mancare una fase di rodaggio iniziale, nel quale Musquin dimostrò comunque di avere tutte le carte in regola per ben figurare. Nella stagione che seguì si piazzò al terzo posto nel Supercross 250 Costa Ovest, mentre nel 2013 giunse ad un passo dal successo nel campionato indoor, questa volta nella Costa Est. Un’affermazione mancata per un’inezia, riscattata nel 2015 dal trionfo nella medesima competizione. La stagione venne completata al meglio dal trionfo con il Team francese al Motocross delle Nazioni, ottenuto tra le mura amiche di Ernèe, in squadra con Romain Febvre e Gautier Paulin.
Passò alla 450 nella stagione 2016, riuscendo presto ad inserirsi con costanza nella Top 3, peccando però di quel graffio decisivo per aggiudicarsi il sospirato titolo indoor. Dopo un 2017 in cui ha colto due piazze d’onore assolute, tanto nel Supercross quanto nel National, terminato con la cocente delusione della mancata convocazione al Motocross delle Nazioni, Musquin sarà determinato come non mai a strappare il titolo dalle mani di Jason Anderson.
L’infortunio patito al menisco lo scorso novembre ne ha certamente rallentato la preparazione, ma Marvin ha dimostrato in più di un’occasione di saper soffrire e dare il meglio di sé anche in non perfette condizioni fisiche. E’ quindi lecito aspettarsi un’ottima performance già dalla prima prova ad Anaheim, dove scopriremo se potrà essere l’anno buono per l’esperto transalpino.
Articolo by Matteo Portinaro
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