Pneumatici per moto: caratteristiche e manutenzione

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La struttura degli pneumatici per moto è sostanzialmente analoga a quella degli pneumatici per auto. Procedendo dall’interno verso l’esterno, troviamo la carcassa, la tela della carcassa (così chiamata in quanto costituita da una sorta di telo capace di resistere alle deformazioni), il battistrada (responsabile della trazione della moto e della dissipazione di residui d’acqua e di elementi esterni) ed infine i fianchi laterali. A seconda del design esterno, gli pneumatici per moto possono presentare una struttura diagonale, con l’angolo dei fili inferiore ai 90 gradi rispetto al battistrada, o una struttura radiale, con i fili della tela che attraversano da un lato all’altro la superficie. In virtù del materiale di cui sono costituiti, ovvero una miscela speciale di gomma, gli pneumatici vengono anche comunemente chiamati gomme.

Come per le auto, anche per le moto il Codice della Strada prevede che gli pneumatici abbiano il battistrada con uno spessore minimo, in questo caso specifico, di 1 mm o anche inferiore (0,5 mm per i ciclomotori). La circolazione con pneumatici di spessore inferiore è sanzionabile con multe salate. Ogni pneumatico è poi dotato di appositi indicatori di usura del battistrada: questi sono delle piccole barrette in rilievo visibili sul fondo dei solchi principali. Una sostituzione dello pneumatico è d’obbligo quando il livello d’usura raggiunge queste barrette, in quanto la gomma non sarà più in grado di garantire un’adeguata aderenza sulla superficie stradale, mettendo in questo modo a repentaglio la tenuta stessa del veicolo e la sicurezza di altri utenti della strada. L’infrazione di questa importante norma di sicurezza comporta pesanti sanzioni.

Un accurato e regolare controllo visivo degli pneumatici è importante ai fini di scoprire in tempo segni visibili di invecchiamento e di usura, quali ad esempio piccoli tagli nel battistrada e deformazioni varie. Questo tipo di ispezione dovrebbe essere condotto almeno una volta al mese. Nel caso si riscontri un taglio o una deformazione importante, sarebbe opportuno rivolgersi ad un gommista, che sarà in grado di dire se lo pneumatico può essere riparato o deve venire sostituito. In linea di massima si dovrebbe tenere in mente che la durata massima di servizio di una gomma si aggira sui 5 anni, se la moto viene usata quotidianamente. Si tratta di un valore approssimativo che può variare a seconda del modello, dello stile di guida, della qualità delle strade percorse ecc.

La scelta degli pneumatici da installare nella propria moto deve avvenire con cura. In primo luogo è vivamente consigliabile acquistare pneumatici anteriori e posteriori della medesima gamma, prestando ovviamente attenzione che siano di tipo compatibile col modello della moto. Informazioni precise a riguardo si trovano nel libretto di manutenzione della moto o facendo una veloce ricerca su internet. Non va anche scordato che la gomma installata sulla ruota anteriore in genere si differenza da quella installata nella parte posteriore: le due gomme non vanno confuse.

In virtù delle condizioni di utilizzo, gli pneumatici per moto sono suddivisibili nelle 6 seguenti categorie:

  • Per strade urbane ed autostrade, con un’ottima resistenza al rotolamento ed all’acquaplaning e con una durata di servizio tra i 4.000-7.000 km di percorrenza.
  • Per strade sterrate e di tipo accidentato, con un ampio profilo ed una durata di servizio tra i 6.000-12.000 km di percorrenza.
  • Per tutti i tipi di strada, con speciali costole di aggrappamento che garantiscono un’ottima aderenza tanto sull’asfalto che sullo sterrato.
  • Per motocross, con ulteriori differenziazioni a seconda che si tratti di un percorso a superficie dura, morbida o con neve e ghiaccio.
  • Per circuiti sportivi, nell’ambito dei quali si distinguono tre tipi principali: gomme con battistrada liscio; gomme “street legal” e gomme da corsa in condizioni di pioggia.

Osservando la superficie dello pneumatico, sulla spalla laterale balza subito agli occhi la presenza di alcuni codici, contenenti importanti informazioni sulle caratteristiche della gomma. Facendo un esempio pratico, possiamo prendere in considerazione il codice 195/65 R 15 91 H:

  • 195 indica la larghezza espressa in millimetri.
  • 65 indica il rapporto in millimetri tra l’altezza del battistrada e quella del profilo.
  • R indica il tipo di struttura, ovvero radiale.
  • 15 indica il diametro della sezione in pollici.
  • 91 è un codice che si riferisce all’indice di carico, che in questo caso sulla base dell’apposita tabella equivale a 615 kg.
  • H è un codice che si riferisce alla velocità massima sopportabile dalla gomma, equivalente in questo caso ai 210 km/h.

Ecco infine alcuni consigli pratici da seguire ai fini di allungare al massimo la durata di servizio delle gomme, ottimizzandone al contempo anche le prestazioni:

  • Controllare regolarmente la pressione.
  • Evitare le manovre e le frenate brusche.
  • Rimuovere le gomme ed appenderle in un luogo riparato, se la moto resta inutilizzata per molto tempo. In questo caso è anche consigliabile trattare la loro superficie con un composto speciale che ne protegga l’elasticità e ne impedisca l’essiccazione precoce. Questo composto si eliminerà da solo dopo i primi 100-200 km di percorrenza.

Link di informazione:

https://www.pneumatici.autoparti.it/motociclo

https://www.gommeblog.it/pneumatici/pneumatici-moto/64877/cambiare-le-gomme-moto/


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