Il tracciato di Riola Sardo ha aperto le danze della stagione 2018, un’annata che si prospetta ricca di aspettative.
Il nostro amico Matteo Portinaro ha esaminato quelli che sono stati i primi responsi dalla pista al termine di questa prima prova degli Internazionali d’Italia Motocross 2018. Certo, queste gare possono contare tutto ma allo stesso tempo nulla, perchè la stagione agonistica vera, quella dove i piloti danno il 110%, inizierà con la prima prova del FIM Motocross World Championship in Argentina il primo weekend di Marzo e nessuno vuole rischiare di iniziare la stagione del Mondiale con un infortunio. Alcuni segnali però ci sono stati e noi speriamo di averli colti tutti, o almeno i più lampanti! Buona lettura e ci vediamo a Noto per il secondo round di Campionato.
La prima tappa degli Internazionali d’Italia Motocross ha visto come protagonista indiscusso di giornata Antonio Cairoli, dominatore tanto nella MX1 quanto nella Supercampione. Il siciliano ha dettato legge, scattando in testa in entrambe le frazioni, allungando fin dai primi metri e gestendo la gara senza correre rischi. Due affermazioni che denotano subito uno stato di forma psicofisico che rasenta il top e che gli ha permesso di bissare il successo ottenuto nella stagione passata. Vero è che c’era da segnalare l’assenza di Tim Gajser, che Jeffrey Herlings non ha avuto modo di esprimersi a causa della caduta in partenza che lo ha subito eliminato dalle gare e che al momento Romain Febvre è solo un lontano parente di quello che tre stagioni or sono ha conquistato il titolo della classe regina, ma sta di fatto che il nove volte iridato ha mostrato una fluidità di guida ed un ritmo gara al momento inarrivabile per chiunque.
Per Jeffrey Herlings invece si è trattata di una prova sfortunata, da mandare in archivio velocemente. La caduta alla prima curva nella manche riservata alla MX1 non ha avuto grosse ripercussioni sul fisico, lasciandogli solo alcune contusioni ed escoriazioni che verranno riassorbite in breve tempo. Un rammarico tanto per il fenomeno olandese quanto per gli addetti ai lavori ed ovviamente anche per pubblico accorso, che speravano in una bagarre con Antonio Cairoli.
Il britannico Max Anstie ha confermato quanto di buono mostrato nella stagione appena trascorsa (specialmente al Nazioni) concludendo entrambe le manche disputate alla piazza d’onore. Le carte in regola per ben figurare non mancano di certo al pilota Husqvarna e le aspettative su di lui non possono fare altro che aumentare dopo questo score di risultati.
Il duo Yamaha composto da Romain Febvre e Jeremy Van Horebeek ha primeggiato, terminando in ambedue le occasioni nella ‘Top Five’: il transalpino ha dimostrato in certo frangenti di essere un po’ troppo al limite e non ancora al massimo della condizione, ma siamo sicuri che queste tappe di avvicinamento al mondiale non potranno far altro che incrementare la forma del pilota del team Rinaldi. Dall’altra c’è stato da segnalare un ottimo Jeremy Van Horebeek, che si è dimostrato sempre combattivo e mai domo, specie nel finale di manche della MX1, quando negli ultimi metri ha strappato la terza posizione ai danni del francese Gautier Paulin. Quest’ultimo con un quarto ed quinto di manche ha messo il sigillo su una prestazione buona ma senza acuti, rimandandoci ad giudizio più netto su di lui nelle prossime uscite.
Interessante la prestazione d’esordio di Alessandro Lupino in sella alla Kawasaki, con la quale ha colto un significativo nono posto che fa ben presagire per quest’annata. Peccato per la caduta al penultimo giro della manche Supercampione quando era in tredicesima posizione dove ha perso numerose posizioni, comunque il ‘Lupo’ c’è e quest’anno può sicuramente puntare a posizioni più alte in classifica.
Per il tedesco Max Nagl, quest’anno in sella all’italiana TM, il voto è ancora congelato, in attesa di giornate migliori. Domenica sfortunata anche per lui quella di Riola Sardo dove, dopo il dodicesimo posto in gara 1, è stato costretto al ritiro nella manche Supercampione dopo esser stato colpito ad un gomito da un pilota che sopraggiungeva, mentre lui era fermo a causa di un altro pilota caduto.
Nella MX2, il lettone della KTM e Campione del Mondo in carica della classe MX2 Paul Jonass ha ribadito di essere il più veloce della classe, seppur la vittoria di manche sia andata nelle mani dell’australiano Hunter Lawrence, che ha mostrato di avere fin da subito un ottimo passo e di non avere timori reverenziali nei suoi confronti. Un primo duello che lascia ben sperare, ma che non deve far dimenticare che sono ancora molti i piloti in fase di rodaggio.
Tra tutti c’è il nostro Samuele Bernardini, al rientro dopo un lungo stop dovuto all’infortunio al ginocchio patito nella passata stagione. Per il pilota della TM queste prove serviranno esclusivamente come test per valutare le sue reali condizioni, nonché per riacquistare un ritmo gara che gli permetta di evitare l’inevitabile calo avuto nella seconda parte di gara, che lo ha retrocesso fino al decimo posto finale.
Il migliore azzurro di categoria rimane quindi il veneto Michele Cervellin, che seppur in sella ad una Honda non ufficiale si è distinto concludendo al quinto posto nella manche d’apertura.
Buon inizio di stagione anche per il pilota HRC Calvin Vlaanderen e il pilota Yamaha del Team SM Action Alvin Ostlund, che sul tecnico tracciato sardo hanno guidato bene e senza sbavature concludendo rispettivamente in terza e quarta posizione. Entrambi hanno ben figurato anche nella manche Supercampione dove in sella alle più piccole moto MX2, hanno preceduto tanti piloti in sella alle più potenti MX1.
Inizio di stagione con il piede giusto anche per il pilota Yamaha Roan Van De Moosdijk, in forze al Team Astes4-Tesar Yamaha official EMX250. L’olandese ha concluso la manche della MX2 con un sesto posto ed è risultato il primo dei piloti della classe EMX250. Il risultato da ‘Top 20’ anche nella Supercampione fa perciò ben sperare il team, dopo una stagione sfortunata come quella del 2017 che ha visto i suoi piloti infortunarsi tutti prima dell’inizio delle gare ufficiali.
La prova sarda degli Internazionali d’Italia Motocross ha così dato i suoi primi verdetti. Domenica i piloti saranno di nuovo in pista, sulla pista siciliana di Noto, che ospiterà la seconda prova a tre anni di distanza dall’ultima volta. Una nuova occasione per saggiare le condizioni dei top rider, questa volta su fondo duro e compatto. Poi ci sarà la prova conclusiva Domenica 18 Febbraio sul tracciato internazionale ‘Tazio Nuvolari’ di Mantova, prima del via del FIM Motocross World Championship 2018 il 4 Marzo, in Argentina, sul bellissimo tracciato di Neuquen.
Articolo by Matteo Portinaro
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