2019 Monster Energy Supercross: the day after… Anaheim 2 450SX | MotocrossAddiction.com

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Anaheim 2 ha confermato l’assoluto equilibrio che regna nel Supecross 450. Il successo colto da Cooper Webb ha rilanciato le chance del Team KTM, autore di una splendida doppietta in virtù della piazza d’onore conquistata da Marvin Musquin.

Anche questa settimana la rubrica “The day after” è andata ad analizzare uno ad uno i principali protagonisti della terza gara del campionato indoor. Il debutto stagionale del format “triple crown” non ha però reso soddisfatti team e piloti, poco entusiasti di doversi cimentare in tre gare che non permettono di tirare mai il fiato, lasciando il risultato in bilico fino all’ultimo.

Il re della serata è stato Cooper Webb, autore di due successi parziali. Nella frazione d’apertura lo scatto alle spalle di Ken Roczen gli ha permesso di installarsi subito nelle posizioni che contano. Dopo aver retto il ritmo del tedesco per tutta la gara, nel corso delle ultime tornate l’alfiere della KTM ha iniziato un pressing serrato nei confronti del rivale europeo. Sfruttando con prontezza una leggera indecisione del leader della corsa, Webb è riuscito a mettere le mani sul primo posto proprio a poche centinaia di metri dalla bandiera a scacchi. Nella seconda ha concesso il bis, respingendo con autorevolezza gli assalti di Musquin. Il Main Event di chiusura lo ha visto centrare la terza piazza, risultato che gli è valso il primo posto assoluto. Un’affermazione di spessore, che lo rilancia prepotentemente nella lotta al titolo.

Marvin Musquin 2019 Supercross Anaheim 2

Seconda piazza per un ritrovato Marvin Musquin: il francese ha messo in mostra la guida fluida e redditizia che nel corso delle ultime stagioni lo ha portato ad essere tra i protagonisti costanti sia nel campionato indoor che nel National. Con un terzo e due secondi posti nei tre Main Event a disposizione, il transalpino ha palesato l’ufficiale rientro tra i top rider. L’avvio rallentato a causa dell’infortunio patito a novembre sembra ormai un lontano ricordo. Il quinto posto in classifica assoluta di campionato, a sole 7 lunghezze dal vertice, non può che far sorridere Musquin, anch’egli riportatosi nel gruppo dei migliori.

Terza posizione per Eli Tomac: il pilota di punta del Team Kawasaki si è piazzato con costanza a ridosso del podio nel corso dei primi due Main Event, per poi piazzare la zampata decisiva nell’ultima frazione, cogliendo il primo successo della stagione (seppur parziale). Per lui c’è quindi la soddisfazione di aver finalmente realizzato un avvio di campionato positivo, dopo alcune annata caratterizzate da partenze ad handicap. La vetta è distante solo 2 punti e questo non può che tenere alto il morale del campione a stelle e strisce, deciso come non mai a mettere le mani sul titolo.

Appena fuori dal podio troviamo Ken Roczen: il tedesco ha chiuso la prova di Anaheim 2 con un risultato che gli permette di ribadire la tabella rossa conquistata una settimana fa. Dopo essersi visto sfuggire per un’inezia il successo nel primo Main Event, il portacolori del Team Honda HRC si è prodigato in rimonta nel corso della frazione intermedia, a causa di una scivolata avvenuta a metà gara. Anche in quest’occasione Ken non si è fatto prendere dalla foga, acciuffando un significativo quinto posto, chiudendo la serata con un quarto ottenuto nella terza manche. Continua a mancargli il successo, ma nonostante tutto il prim’attore del Supercross è ancora lui.

Conclude la Top 5 Dean Wilson, che con regolarità ed un pizzico di fortuna è riuscito ad inserirsi una nelle zone di vertice. Seppur senza eccellere, il pilota della Husqvarna ha conquistato punti importanti, affermandosi al momento come sesta forza del campionato.

Jason Anderson 2019 Supercross Anaheim 2

Involuzione invece per il numero uno del 2018, Jason Anderson: il rappresentante del Team Husqvarna è sembrato un lontano parente del brillante pilota che nella stagione passata si è aggiudicato il titolo. In particolar modo nella frazione centrale, il 25enne americano si è mostrato meno coriaceo rispetto a quanto era lecito aspettarsi, perdendo due posizioni nell’arco di pochi metri, prima in favore di Tomac e poi a vantaggio di Roczen. Il contatto con Reed nelle battute iniziali della prova conclusiva ha chiuso nel peggiore dei modi il weekend di Anaheim 2. I 17 punti di distacco accumulati dalla vetta della classifica nelle prime tre uscite stagionali suonano come un vero e proprio campanello d’allarme per lui. Anderson sarà giocoforza costretto ad attaccare nelle gare che verranno, al fine di ricucire il gap accumulato in questo avvio di stagione.

Sfortuna nera per Justin Barcia: il trionfatore della prova inaugurale è stato vittima di una rovinosa caduta nel corso del terzo Main Event, gettando così alle ortiche una prestazione che lo avrebbe premiato con un risultato nella Top 5 di giornata. Per il momento si parla di un infortunio al coccige, anche se non sono ancora giunte dichiarazioni ufficiali in merito. Rimane comunque in forte dubbio la partecipazione del pilota Yamaha alla prossima tappa.

Aaron Plessinger 2019 Supercross Anaheim 2

Performance sottotono tanto per Aaron Plessinger, che stenta a ritrovare il ritmo imbastito nella prova inaugurale, quanto per Blake Baggett. Quest’ultimo è sempre rimasto invischiato nella lotta per le posizioni di rincalzo, concludendo con un deludente 15esimo posto finale.

Bella gara per Chad Reed: se non avesse dovuto dare forfait in Gara 2, a causa di noie tecniche patite a pochi istanti dal via, l’australiano avrebbe certamente scritto il suo nome nella Top 10. Il quinto posto conquistato con autorevolezza nell’ultima manche ha ribadito la velocità del veterano della Suzuki. Dopo un avvio in terza posizione, ha fatto sudare sette camicie a Ken Roczen, che ha dovuto dar fondo a tutte le sue energie per avere la meglio sull’esperto Chad. Le 36 primavere sulle spalle non sembrano davvero farsi sentire. Un risultato di prestigio nelle gare a venire non pare un’utopia per Reed, desideroso di stupire ancora.

Angelo Pellegrini 2019 Supercross Anaheim 2

Concludiamo citando Angelo Pellegrini: dopo essere stato bersagliato dalla sfortuna nelle due prove iniziali, l’azzurro si è riscattato al meglio, ottenendo l’accesso alla finale. Il 17esimo posto conquistato nella manche inaugurale è un segnale incoraggiante per il pilota Honda, che con il passare del tempo potrà acquisire quella consapevolezza necessaria per progredire ed acciuffare posizioni ancora più rilevanti.

Tra una settimana il campionato proseguirà ad Oakland con gare che si preannunciano sempre più combattute, in questo avvio di stagione dove continua a regnare l’incertezza più assoluta.

Articolo by Matteo Portinaro – Foto by AMA Supercross (FB Page)