Al Century Link Field di Seattle il Supercross ha annotato il secondo successo consecutivo di Marvin Musquin.
Un’affermazione macchiata dalla penalizzazione patita a fine gara, causata dall’aver saltato in regime di bandiera bianca con la croce rossa. Dietro al francese hanno concluso un ritrovato Ken Roczen e Eli Tomac.
Il francese della KTM può gioire solo in parte. A fine prova si è detto soddisfatto della guida tenuta nel main event. L’aver trovato subito il giusto feeling con il tracciato ha agevolato il compito del transalpino, rimasto in testa dal primo all’ultimo giro. Non può mancare il rammarico per la penalizzazione; l’ex iridato della MX2 ha ammesso l’errore commesso nel corso della seconda tornata, senza cercare scuse. La decurtazione di punti (da 26 a 19) non gli ha permesso di guadagnare punti nella classifica generale, ma lo ha mantenuto comunque in seconda posizione.
Piazza d’onore per Ken Roczen, risalito sul podio dopo un periodo di appannamento. Il tedesco si è mantenuto nelle posizioni di vertice per tutta la durata del main event; ha cercato di forzare il ritmo con l’intento di agguantare il leader della corsa, ma non è riuscito nell’impresa. L’ufficiale Honda è comunque risultato il pilota che ha conquistato il maggior numero di punti, grazie alla penalizzazione inflitta a Musquin, e questo ha mantenuto vive le speranze di conquistare il titolo. La vetta si trova distante 23 lunghezze, fattore che lo costringerà a giocarsi il tutto per tutto nelle rimanenti cinque prove.
Eli Tomac non è stato in grado di replicare il successo ottenuto nella stagione passata, centrando comunque un significativo terzo posto che gli ha permesso di portarsi a 19 punti da Cooper Webb. Il pilota del team Monster Energy Kawasaki ha spinto fin dalle prime tornate, come ha testimoniato il giro record della gara registrato nel corso dell’ottavo giro. Il forcing non ha prodotto gli effetti sperati, grazie anche all’ottimo ritmo tenuto sia da Musquin che da Roczen. La classifica si è accorciata, ma per puntare al titolo ha bisogno di una maggior continuità nei risultati.
Cooper Webb è incappato in una serata meno brillante rispetto al solito. Nel post gara l’americano ha dichiarato che quella al Century Link Field è stata una prova caratterizzata da alti e bassi. Non ha poi nascosto la delusione per non aver centrato il podio, venuto a mancare dopo sei prove consecutive. Nonostante ciò, il margine sul più diretto antagonista è rimasto invariato. Le 14 lunghezze di vantaggio sono un margine importante, anche se non ancora sufficiente per permettergli di poter considerare chiusa la contesa.
Concludiamo con una nota riguardante Chad Reed e Justin Brayton. I due veterani di questa competizione sono incappati in un brutto incidente pochi metri dopo lo start. L’australiano è uscito malconcio, tanto da dover annunciare la fine della stagione indoor a causa dei danni riportati: la frattura della scapola e di 8 costole, nonché un polmone collassato. L’americano, invece, ha dichiarato che in giornata riceverà ulteriori notizie riguardo alle sue condizioni di salute, ma sembrano escludersi grossi traumi.
Il prossimo fine settimana andrà in scena il tredicesimo appuntamento del Supercross, dove sarà presente per l’ultima volta in stagione il format “Triple Crown”. Il tutto si svolgerà a Houston (Texas), al NRG Stadium.
Articolo by Matteo Portinaro – Foto by AMA Supercross
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