La vittoria di Dylan Ferrandis nella West Coast ha permesso al pilota Yamaha di diventare il sesto francese in grado di fregiarsi di un titolo nel Supercross. Prima di lui, infatti, altri cinque connazionali sono riusciti in questa impresa.

Il primo ad imporsi nell’ostico campionato indoor USA fu Jean Michel Bayle: approdato negli States nel 1990, andò subito vicino a centrare l’obiettivo, terminando alla piazza d’onore. Nell’annata seguente, dopo aver accumulato la giusta esperienza, stracciò la concorrenza: il due volte campione del mondo annichilì tutti gli avversari, in primis il compagno di team in Honda, Jeff Stanton, numero uno della specialità da due stagioni. Il carattere schivo ed introverso non permisero al transalpino di farsi particolarmente amare dal pubblico, ma ciò non fu mai un problema per lui. La classe cristallina che portava in dote gli diedero la possibilità di diventare il punto di riferimento del campionato: uno smacco per gli americani, abituati da sempre a dettare legge sui tracciati di casa. L’8 giugno 1991, nella prova di Oklahoma City, il talentuoso ragazzo di Manosque coronò il sogno di conquistare il titolo più prestigioso, quello della 250. A fine stagione, lo score conseguito dal francese risultò impressionante: otto vittorie e quattordici podi in diciotto prove.

Dopo di lui, ci pensò Mickael Pichon a tenere alta la bandiera francese, questa volta nel Supercross 125 costa Est. Reduce da tre stagioni nel Mondiale della ottavo di litro, il giovane pilota del team Kawasaki si impose all’esordio nel campionato indoor davanti a piloti più quotati di lui. Conquistò il campionato per due anni consecutivi: nel 1995 si mise alle spalle Mike Brown, mentre nell’annata seguente terminò davanti a John Dowd, trionfando in entrambe le circostanze con un ampio margine di vantaggio sui rivali.

L’inizio del nuovo millennio sancì un nuovo successo francese: nella stagione 2000, Stéphane Roncada salì sul trono della East Coast grazie a quattro affermazioni e sette podi complessivi in nove gare. L’alfiere del team Yamaha, riuscì ad avere la meglio sul duo americano composto da Brock Sellards e Travis Pastrana. Un duello perdurato fino all’ultimo round, che vide il giovane europeo avere la meglio sui due americani.

Quasi un decennio dopo, ci pensò Christophe Pourcel a cogliere il titolo nella costa orientale. Nel biennio 2009/2010, l’ex iridato della MX2 dominò la scena: in entrambe le circostanze ottenne il campionato grazie a cinque affermazioni e sette podi complessivi, vincendo con un ampio margine di vantaggio su Austin Stroupe.

Nel 2015 toccò a Marvin Musquin proseguire la lista dei transalpini in grado di mettere in riga i talenti a stelle e strisce. Dopo aver mancato per un’inezia il titolo nella stagione 2013, l’ex numero uno della classe MX2 riuscì a conquistare il successo due anni dopo, mettendo in bacheca il campionato della East Coast. Un’annata che lo vide primeggiare dall’inizio alla fine, come testimoniarono le sette vittorie realizzate in nove round.

Pochi giorni fa, la Marsigliese è tornata a suonare negli stadi americani: Dylan Ferrandis ha portato a compimento una rimonta in classifica basata sulla costanza di rendimento, impreziosita da tre successi e otto podi complessivi. Passa il tempo, ma la scuola francese dimostra costantemente di essere alla pari di quella statunitense in questa specialità, segno di un lavoro sotto traccia che continua in modo incessante.

Articolo by Matteo Portinaro

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