Il Supercross sta per volgere al termine: a due prove dalla conclusione del campionato indoor la Tabella Rossa si trova nelle mani di Cooper Webb. Alle spalle del pilota KTM ci sono Eli Tomac e Marvin Musquin; l’americano, però, è l’unico che può ancora realmente contendere il titolo all’attuale leader della classifica.
Abbiamo analizzato l’andamento generale della stagione, facendo un raffronto con il 2018 nel medesimo momento del campionato. Come già accaduto nell’annata precedente, a rubare la scena è stato un pilota di “seconda fascia”: in pochi, infatti, si sarebbero aspettati di trovare Cooper Webb in vetta al Supercross. L’americano è stato rigenerato dal passaggio in KTM e, dopo un paio di gare di apprendistato, ha iniziato a cogliere successi e podi che lo hanno lanciato in vetta alla classifica. Come accaduto solo 12 mesi fa, a trionfare potrebbe quindi essere una moto europea; dopo il successo Husqvarna, ora potrebbe essere la volta del team austriaco.
Analizzando gli score registrati nel 2018 da Jason Anderson dopo 15 round e da Cooper Webb in questa stagione, si può denotare come entrambi abbiano ottenuto i medesimi podi (11) e non abbiano fatto mai segnare un ritiro. L’alfiere del team KTM ha conquistato due vittorie in più rispetto al leader della stagione passata, imponendosi in 6 main event e mancando la top 5 solo nelle tappe di Glendale e San Diego. Da rimarcare anche i 6 podi consecutivi conquistati, un fattore che ha denotato la grande continuità del talento americano.
Anche in questa circostanza, ad inseguire il battistrada ci sono Eli Tomac e Marvin Musquin, che rispetto alla stagione appena trascorsa si sono invertiti le posizioni sul podio. Il pilota Kawasaki ha rilanciato le sue ambizioni per il titolo grazie ai successi pervenuti nelle ultime due prove. Rispetto a quanto conseguito nel 2018, Tomac ha peggiorato il trend prestazionale, conquistando 2 vittorie e 2 podi in meno; nonostante ciò, la mancanza di battute a vuoto gli ha permesso di elevarsi a seconda forza del campionato.
Marvin Musquin, invece, si è mantenuto sugli stessi standard, portando a casa il medesimo numero di piazze d’onore (4) e di podi (11). A pesare sull’economia della classifica sono le vittorie: dalle 3 conquistate nell’annata scorsa, è sceso a 2, anche se una è da considerarsi a metà data la penalizzazione subita a Seattle. Questo ha inficiato sulla situazione globale del francese, che nonostante abbia pareggiato l’ottimo filotto di 5 podi consecutivi acciuffati nel 2018, non è stato in grado di mantenersi a contatto con il leader del campionato.
La classifica annota Webb in vantaggio di 18 lunghezze su Tomac e di 23 su Musquin; una situazione rosea per il pilota statunitense che, però, non permette di dormire sonni tranquilli. Infatti, come dimostrato dall’errore commesso da Jason Anderson a Salt Lake City un anno fa, nel corso della penultima prova, basta un’inezia per riaprire il discorso per il successo finale. Il Supercross è pronto per il rush finale: le tappe di East Rutherford e Las Vegas designeranno il vincitore della 46esima edizione del campionato indoor USA.
Articolo by Matteo Portinaro – Foto by AMA Supercross (FB Page)
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