A Las Vegas Eli Tomac ha colto il sesto successo stagionale, ma questo non ha impedito a Cooper Webb di diventare il nuovo campione del Supercross. Grazie al terzo posto conquistato al “Sam Body Stadium”, l’americano ha coronato una stagione esaltante.

 Cooper Webb ha tenuto a bada la pressione, gestendo la gara nel migliore dei modi. Al suo primo anno con il team Red Bull KTM, ha centrato il successo assoluto grazie ad un ottimo trend prestazionale. Dopo un avvio altalenante, il neo campione della 450 ha inanellato uno score che ha scavato un breve ma sostanziale gap tra lui ed il resto del gruppo. Partito senza i favori del pronostico, si è poi elevato a grande protagonista della stagione: con sette affermazioni e tredici podi, è stato il pilota più continuo; questo gli ha permesso di portare a casa il titolo della classe 450. A Las Vegas non ha commesso alcuna sbavatura ed è rimasto sempre in terza posizione, evitando di incappare in errori che avrebbero potuto compromettere una stagione intera. A fine gara, ha sottolineato il grande apporto fornitogli dalla Casa austriaca che in pochi mesi lo ha plasmato, dandogli la possibilità di progredire in breve tempo. Non ha poi mascherato la felicità, dichiarando di aver realizzato il sogno che custodiva da quando era bambino.

Eli Tomac ha fatto tutto quello che era nelle sue possibilità: è scattato come un fulmine in partenza e ha mantenuto la leadership dal primo all’ultimo giro, trionfando con un notevole margine sul più diretto inseguitore. Suo anche il giro veloce della prova (unico pilota a scendere sotto il muro dei 59 secondi), a riprova di un eccellente stato di forma, come testimoniano anche le tre vittorie colte negli ultimi quattro main event della stagione. Il “Sam Body Stadium” si è così confermato un tracciato favorevole al 26 enne ragazzo originario di Cortez, che ha bissato il successo del 2018 ed è salito per la quinta volta consecutiva sul podio di Las Vegas nella top class. Un risultato che, però, non gli ha permesso di diventare il numero uno della specialità. Nelle interviste di rito, l’ufficiale Kawasaki ha affermato di aver dato il massimo; ciò non è comunque stato sufficiente contro un Cooper Webb che per l’ennesima volta ha dimostrato solidità e forza mentale.

Marvin Musquin ha concluso la gara alla piazza d’onore, terminando terzo assoluto nella classifica generale. Nonostante i dodici podi conseguiti, il francese non è riuscito a mettere le mani sul campionato. L’ex iridato della MX2 ha ammesso di aver commesso qualche imprecisione di troppo nel corso delle ultime prove. All’alfiere del team Red Bull KTM è soprattutto mancato il successo: due vittorie in diciassette round sono risultati un bottino misero per cercare di contrastare il compagno di squadra. La testa del transalpino ora è già rivolta al challenge outdoor, dove proverà a prendersi la rivincita.

Il Supercross 2019 è così andato in archivio con una gara meno spettacolare rispetto a quanto era lecito aspettarsi alla vigilia, ma che comunque non ha cancellato l’intera stagione indoor. Un’annata segnata dalla crescita esponenziale di Cooper Webb, che ha beffato riders più quotati come Eli Tomac, Marvin Musquin e Ken Roczen. Il pilota a stelle e strisce si è aggiudicato con merito il successo assoluto ed ora dovrà tenere alta la guardia, dimostrando il suo valore anche nel National.  

Articolo by Matteo Portinaro – Photo (1,2,4) by KTM Media; Photo (3) by AMA Supercross

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